Arte da indossare: i trench coat d’autore della nuova capsule Weekend Max Mara  

Arte da indossare: i trench coat d’autore della nuova capsule Weekend Max Mara  

Mettete da parte - anche solo per un attimo - quel minimalismo monotono, quel  quiet luxury che spesso ci rende gli uni simili agli altri, e fate un po’ di spazio nel  vostro armadio a un pizzico di creatività. 

Lasciate una o due grucce libere, lì pronte all’uso per i nuovi trench coat di Weekend Max Mara, perché la sua nuova capsule collection della Primavera/ Estate 2026 è arrivata in città. 

Il 24 settembre 2025 infatti, WEEKEND MAX MARA ha presentato a Milano la sua  nuova Signature Collection SS26 "A WEEKEND WITH AN ARTIST"

La capsule - che sarà disponibile in store e online a partire da febbraio 2026 - è  una vera e propria ode alla libertà di espressione.  

Victoria Kosheleva, Paola Pini, Tschabalala Self, Tai Shani e Shafei Xia sono le  protagoniste di questo progetto.  

Scelte personalmente da Francesco Bonami - celebre critico d’arte, curatore,  scrittore e attualmente direttore artistico di BYArtmatters - ognuna di loro ha dato  vita alla propria visione creativa, utilizzando l’iconico capo della maison (trench coat Canasta) proprio come una tela bianca.  

Cinque artiste che, con la loro originalità, sensibilità e personalità, hanno saputo  restituire al pubblico cinque Artist's trench coat dalla forte identità. 

Il capo iconico è diventato infatti spazio di espressione individuale e personale,  uno strumento per affermare la propria visione e distinguersi. 

Victoria Kosheleva ha saputo unire il suo stile “cyber espressionista” con  elementi classici e contemporanei, per andare oltre la realtà.  

Il trench coat, prima dipinto da Victoria su un prototipo e poi riprodotto in stampa  da Weekend Max Mara, è diventato simbolo di una ricerca continua. L’artista infatti si interroga sul concetto di maschera e sulla figura del trickster -  archetipo universale del “trasformatore” o ingannatore - restituendo un’estetica  teatrale, un sogno.  

Sul capo si intrecciano occhi decorativi, scacchiere, vortici e fiori, che rendono il  trench coat emozione viva e non solo un semplice ornamento. 

Paola Pivi, artista italiana attualmente residente alle Hawaii, si è invece lasciata  ispirare dalla natura e dai vividi colori dello Stato di Aloha.  

Il suo trench coat infatti nasce dalla luce intensa dell’arcipelago, dall’ambiente  variegato e dai doppi arcobaleni che spesso attraversano il cielo hawaiano.  Non a caso quindi, sono proprio fasce verticali di colori a caratterizzare il capo,  che lo modellano in una silhouette a clessidra, stringendosi in vita. 

L’artista newyorkese Tschabalala Self ha reinterpretato il trench proponendolo in  una versione gialla pastello, arricciata dai suoi iconici Infinity Flowers. Il motivo floreale è stato realizzato con una tecnica decorativa ispirata al batik -  antica tecnica indonesiana di tintura con cera e colori naturali - rivisitata in chiave  contemporanea.  

Simbolo di bellezza effimera e fragilità, ma anche di rinnovo e trasformazione, il  capo richiama - insieme all’Infinity Flower - un equilibrio tra la fugacità e rinascita. 

Tai Shani, artista britannica multidisciplinare, ha trasformato il trench coat giocando con l’immaginario stesso del capo.  

Propone infatti una superficie in vinile nero lucido, che certo non passa  inosservata.  

Stravolgendo i codici visivi solitamente associati al femminile - come il floreale, il  gotico o lo psichedelico - per riappropriarsene, filtra il tutto attraverso una  prospettiva di “militanza utopica”. 

Nel suo trench, il vinile nero viene inoltre arricchito da illustrazioni a mano di gattini  adorabili: un chiaro omaggio ironico alle pin-up degli anni ’50. 

Infine, l’artista emergente cinese Shafei Xia, attiva a Bologna, ha realizzato un  artwork ispirato alle shunga (stampe erotiche) giapponesi del XIX secolo, alla  pittura erotica cinese, e al narcisismo colto di Luigi Ontani.  

Per raffigurare la fusione tra una figura femminile e una tigre bianca, l’artista  ha impiegato la tecnica della pittura ad acquerelli su carta di sandalo. L’art piece è arricchito da dettagli floreali che, nel trench coat di Weekend Max  Mara, si estendono dal colletto fino all’orlo del capo. 

L’immagine cattura il contrasto tra una superficie calma e un mondo interiore in  tumulto, dove due forze opposte si incontrano e si fondono in un equilibrio sottile.  

La campagna per A Weekend with an Artist realizzata da Petra Collins - artista e  regista poliedrica - ha una prospettiva del tutto originale. 

Abituata a posare davanti all’obiettivo, questa volta l’artista interpreta i cinque  iconici trench coat - protagonisti anche di scatti still-life - all’interno di uno spazio  che richiama l’atmosfera di un magazzino d’arte.

Questi capi, tutti unici e ricchi di significato, sanno andare oltre la mera funzione del  vestire: diventano opere d’arte, strumenti di espressione personale e simboli di  individualità

Un omaggio al potere trasformativo della moda e a una collezione destinata a lasciare il segno.