Brat VS Demure: abbiamo davvero bisogno di tutti questi trend?
Come le molte e varie estetiche influenzano il nostro stile personale
Finita la brat summer, all’insegna della ribellione, ecco che arriva il momento della demure girl.
In contrasto infatti a ciò che è brat è nata - per l’ennesima volta, direi - un’altra estetica. Adesso è di moda essere demure, mindful.
Ma come mai? Semplice: la brat girl non è per tutti.
Evoluzione della it girl che segue la moda dei primi anni 2000, e nata a seguito della barbie summer dell’anno scorso, la brat girl è decisamente controversa.
Rappresenta tutte le ragazze caotiche, insicure, che ancora stanno capendo cosa farne della loro vita; ma allo stesso tempo è uno stile che permette di esprimere quanto si è forti, audaci e sicure di sé.
La stessa Charli XCX, cantante pop inglese e madre delle brat girl, ha raccontato via social che Brat è “piuttosto aggressivo, un po' conflittuale, perché a volte, quando sei nel momento di maggiore vulnerabilità, reagisci con rabbia..."
Brat è uno stile di vita, un modo di essere - o almeno così si sperava
Nato come stile alternativo, caratterizzato da canottiere bianche strappate, enormi occhiali da sole, e un verde lime che di certo non passa inosservato, l’essere brat vuole sfidare gli stereotipi negativi sulle donne e dare loro potere.
Ha una punta di punk, è controcorrente e coinvolge tutti: fan, celebrità, millennials, nuove generazioni e perfino brand come Adanola - che ha persino creato una collezione ispirata dal colore it della Summer Brat.
Tuttavia con il passare del tempo il suo scopo originale è andato a sfumare, e l’estetica brat è diventata di fatto stereotipata e priva di personalità.
Un vestirsi a casaccio, imitando i look di Julia Fox o Gabbriette Bechtel, senza però avere quella giusta attitudine.
Non è più Bold, real, audacious, e trendsetting (BRAT), ma semplice imitazione, un trend. E proprio per questa ragione, dopo aver passato un’intera estate a vedere sui social ragazze portare gli stessi identici outfit, è nata come sua rivale la demure girl.
La Demure Era: la it girl del momento non è più brat, ma demure
Posata, elegante, pudica e di classe: così deve essere una ragazza demure. Indossa abiti sobri, spesso monocromatici e predilige il quiet luxury.
Si trucca poco e non cerca di attirare mai l’attenzione su di sé - insomma, l’esatto opposto della brat girl!
È Rory Gilmore di “Una mamma per amica”, ma anche tata Francesca, della sitcom anni ‘90 “Le tate", perché non solo descrive le ragazze timide e riservate, ma anche quelle più chic, che cercano di avere un’aria sofisticata.
Di fatto il termine inglese demure risale al XVII secolo, ma oggi è stato rilanciato in termini più moderni dalla creator Jools Lebron per indicare tutte le ragazze che vogliono “darsi un tono” in situazioni che lo richiedono.
Demure quindi non è solo un’estetica, ma - come per la brat girl - un modo di comportarsi. Ma ne abbiamo davvero bisogno?
Tutti i trend che ci sono stati finora hanno solo contribuito a una sorta di omologazione di massa.
Clean girl, tomato girl, demure girl, brat girl, mob wife, e hot girl sono solo alcune delle estetiche esistite fino a questo momento. Eppure, se si dà uno sguardo da vicino, si può notare che tutte loro si somigliano e nessuna è davvero originale.
Ma allora perché ci ostiniamo a seguirle?
Forse perché si sente la necessità di appartenere a un gruppo, o semplicemente perché si crede che quel determinato stile sia il migliore - in fondo anche negli anni ‘70 si era o hippie o punk.
Tuttavia, con i social la situazione rischia di sfuggire di mano: un determinato tipo di estetica può diffondersi, spopolare, creare un movimento culturale e in un attimo sparire. Ha il potere di influenzare ogni singola persona in modo significativo, ma dura talmente poco che lascia dietro di sé solo confusione - soprattutto tra i più giovani.
Di fatto non si riesce a rendere proprio uno stile, che subito arriva un nuovo trend più popolare da seguire. Per questo motivo al giorno d’oggi è così difficile essere originali, avere uno stile distintivo: perché la velocità con cui cambiano le mode, ci rende partecipi di una corsa infinita che dà in premio solo un grande senso di smarrimento.
Ma allora, cosa accadrebbe se smettessimo di correre e iniziassimo a camminare? Rallentando potremmo prendere ispirazione dalle mode, e riuscire finalmente a trovare una strada in cui non bisogna per forza indossare tute e scarpe ginniche.