Conversations with friends - Chapter 4. LATTE THE LABEL

Conversations with friends - Chapter 4. LATTE THE LABEL

Capita di andare ad uno dei tanti eventi in giro per Milano, divertirsi, fare nuove conoscenze, scoprire nuovi mondi.

Capita di andare ad un evento e conoscere per caso, perché ci si sta simpatiche ad un primo sguardo, non due persone qualsiasi, ma Sonia Benassi & Giorgia Ferrais, due donne giovani e intraprendenti che hanno deciso di fare di un loro desiderio personale un brand.

Capita di iniziare a chiacchierare e scoprire che il loro giovanissimo brand, nato solo un anno fa, è una realtà stupenda, fresca, sostenibile e cool, quasi unica nel suo genere nel panorama italiano.

Capita di tenersi in contatto con loro e di chiedergli di raccontarci meglio ciò che si nasconde dietro al brand di intimo LATTE THE LABEL, di cui sono fondatrici e linfa per i valori che porta avanti, anello di congiunzione per tutte le persone che si sono unite a LATTE e fanno oggi parte del suo club.

Capita di voler condividere le loro risposte con lettori e lettrici di Milanesi a Milano, perché le cose belle è un peccato tenersele solo per sé: enjoy!

Come, quando, da chi nasce Latte the Label? Perché questo nome particolare?

LATTE è nato in modo un po’ casuale, un pomeriggio in cui eravamo insieme. Ci siamo rese conto che volevamo entrambe una cosa precisa e non sapevamo dove comprarla, per come l’avremmo voluta noi, e allora ci siamo dette “facciamola!”. Il nome LATTE è la prima cosa che ci è venuta in mente e ci è piaciuto così tanto che non potevamo fermarci lì. Lo abbiamo scelto perché è una parola facile da ricordare, è breve e genderless, funziona bene anche all’estero (grazie, Starbucks!), è cool ma allo stesso tempo familiare, è confortevole, è immediatamente evocativa. Insomma, è praticamente perfetta!

Veniamo subito al sodo: “Comfortable, sexy, sustainable” sono le tre parole chiave

con le quali sul vostro sito definite la filosofia di Latte.

Potreste descrivere il significato che queste parole hanno per voi nel vostro brand?

Sono i tre pilastri su cui si è fondato il nostro progetto, è come noi per prime ci vogliamo sentire tutti i giorni. Crediamo che sentirsi sexy parta dall’essere a proprio agio con quello che si indossa, e che sia arrivato il momento di cambiare il paradigma mettendo al centro non tanto il capo d’abbigliamento in sé, ma quanto bene ti fa sentire. Un corpo che si sente avvolto, abbracciato ed esaltato diventa naturalmente più bello, non è quello che indossi, ma l’attitudine che sa tirare fuori in te.

Per quanto riguarda la sostenibilità per noi è assolutamente imprescindibile, siamo in un mondo davvero allo sbaraglio ed è responsabilità di tutti fare il meglio possibile con i mezzi che abbiamo. Noi, per esempio, non possiamo definirci totalmente sostenibili anche solo partendo dal fatto che produciamo un prodotto nuovo, ma tutto quello che facciamo è con un occhio attento al pianeta e alle persone che lavorano con noi: tutto viene prodotto in modo artigianale in Italia, dai tessuti, alla confezione, fino alle cose più piccole come gli accessori o le cartoline che accompagnano la spedizione. Per noi è un orgoglio e una missione, è chiaramente un processo che in termini economici ci costa molto, ma il risultato è qualcosa di eccezionale, il vero made in Italy è semplicemente inarrivabile, una tradizione che è importante portare avanti e sostenere.

Sulla vostra pagina Instagram, come sul sito, compare un post, intitolato “Let’s talk about numbers”: quanto credete che la trasparenza di brand come il vostro, sui costi reali di produzione dei prodotti, abbia fatto la differenza, e quanta, invece, resistenza ci sia ancora ad anteporre i valori in cui si crede al prezzo di “buon mercato”?  

Raccontare i costi che stanno dietro al prodotto finito ci è sembrato importante perché per quanto si parli negli ultimi anni di costi della sostenibilità, è qualcosa di cui non ci si rende conto finché non si è dall’altra parte, ed è proprio quello che è successo a noi. Non abbiamo un background nel mondo della moda o nella produzione, quindi quando abbiamo intrapreso questa avventura imprenditoriale è stato tutto nuovo e ci siamo rese conto di tanti aspetti e costi che da cliente finale non si percepiscono. Tutto questo lavoro che abbiamo fatto, tutto quello che c’è dietro, il tempo, le energie, la cura, la ricerca, ci sono sembrate qualcosa di cui andare fiere e che fosse importante raccontare ma soprattutto far capire. Siamo ormai così abituati a pagare davvero poco per quello che acquistiamo che il nostro immediato riflesso quando qualcosa costa di più è interpretarlo come un ricarico ingiustificato (“quanto costerà mai un pezzo di stoffa” “che differenza vuoi che ci sia nel cucirlo?” “ti fanno pagare il marchio”) e invece non è così.  Comprare meno e meglio è un comportamento d’acquisto difficile da interiorizzare perché siamo circondati da stimoli che ci spingono a fare il contrario.

Noi cerchiamo di raccontare quello che facciamo e perché: siamo molto fortunate perché le persone stanno davvero capendo il nostro progetto, sono pronte ad ascoltare e provare il nostro prodotto, ne rimangono soddisfatte e si crea così un rapporto di fiducia importantissimo, perché non solo chi ci sceglie tendenzialmente fa un secondo acquisto, ma ci consiglia anche agli altri, assicurando che valiamo quel che costiamo, e si instaura così un circolo virtuoso spontaneo. Crediamo che la nostra formula sia vincente perché c’è trasparenza ma anche tanta sostanza.

A maggio 2022 avete lanciato il vostro SAPONE e, ad ottobre, la WHIP ME candle.

Perché avete scelto proprio la candela e la saponetta e con quale intento? Come vengono prodotte?

La nostra idea fin dal giorno zero è di non fermarci solo all’intimo, vogliamo che LATTE diventi un piccolo universo fatto di qualità, artigianalità e ritmi più lenti, di oggetti scelti con cura e di cui prendersi cura, perché restino con noi il più a lungo possibile. SAPONE, ad esempio, è fatto per lavare i nostri capi, ma abbiamo voluto renderlo multitasking con l’aggiunta dell’amido di riso, che lo rende perfetto e delicato anche sulla pelle. Lo abbiamo creato con uno degli ultimi saponifici artigianali rimasti in Italia: viene prodotto con una lavorazione a freddo che preserva al meglio gli attivi e mantiene il profumo degli ingredienti più intenso e duraturo. Il sapone riposa poi a cielo aperto in forme di legno fino alla solidificazione, dopodiché viene tagliato a mano con il filo. Anche le nostre candele sono prodotte artigianalmente in Italia, una selezione delle migliori cere vegetali e minerali che vengono colate una ad una a mano. Crediamo che si infonda un’energia speciale in un oggetto prodotto con cura e amore, in tutto quello che creiamo cerchiamo di rimanere coerenti con i nostri valori: poche cose, fatte bene.

Parliamo delle vostre campagne: quali sono i criteri per la scelta delle modelle? Ho notato che negli shooting compaiono spesso donne che non svolgono la professione di modelle ma donne comuni, le quali rispecchiano i vostri valori.

Si tratta di un modo, insieme agli altri, per rompere gli schemi della moda con modelle da copertine patinate e dare al brand un’immagine più genuina e vicina a coloro che ne acquistano i prodotti?

Ci piace tanto il senso di comunità che si sta creando intorno al nostro progetto, il nostro obiettivo non è inseguire la perfezione ma celebrare la normalità e coinvolgere persone che non sono modelle ma fanno altro nella vita, hanno una loro storia e una personalità da raccontare: ci è sembrata una rappresentazione coerente di quello che stiamo facendo. Le giornate di shooting sono sempre splendide, si crea una bellissima atmosfera con le ragazze che partecipano: nella maggior parte dei casi non sono mai state su un set, si lanciano in questa piccola “avventura” per la prima volta e alla fine sono sempre stupite di quanto in realtà le ha fatte stare bene passare una giornata intera in intimo davanti a una macchina fotografica. È proprio il momento in cui tocchiamo con mano quanto i nostri completi facciano sentire bene con sé stesse le persone che li indossano. Nel corso dell’anno un sacco di ragazze ci chiedono quando faremo i prossimi shooting per candidarsi, sta diventando un appuntamento attesissimo! Ci piace tanto l’idea che qualsiasi donna possa sentirsi una nostra modella, e, soprattutto, riuscire a rappresentare corpi diversi facendoli sentire tutti ugualmente meravigliosi e potenti, celebrati.

Crediamo tanto nello spirito di squadra e nella collaborazione, senza ombra di dubbio l’unione fa la forza, viviamo in un mondo di contaminazioni e nel nostro percorso è stato molto importante avere come figure di riferimento altre donne che con le loro forze, la loro determinazione e creatività sono riuscite a creare qualcosa di nuovo, ci hanno ispirato e ci hanno spronato. Il nostro LATTE CLUB è una piccola raccolta di tutte le persone che ci hanno lasciato qualcosa, che ammiriamo, che ci hanno fatto pensate “voglio essere così anche io”. Ci auguriamo possa essere utile anche per gli altri, che si facciano ispirare a loro volta, che scoprano una persona o una realtà nuova, che raccolgano un’idea o uno spunto per trovare la propria strada.

Probabilmente ve lo avranno chiesto in molt*: avete mai pensato di produrre intimo anche da uomo, oppure genderless?

Domanda da un milione di dollari! Confermiamo che ce lo hanno chiesto in tanti, ci stiamo lavorando da diverso tempo, la produzione ha richiesto tanto tempo e ricerca. Non vi possiamo ancora dire quando, ma non manca molto.

Veniamo al tema San Valentino, data che si avvicina: per questo 2023 avete lanciato, insieme a YSpot, brand di benessere sessuale, uno special kit limited edition, disponibile sul vostro sito e quello di Yspot dal 1 al 15 febbario.

In che cosa consiste questo kit? Perché avete scelto YSpot come partner?

Volevamo fare qualcosa di speciale per San Valentino ma non volevamo fosse qualcosa riservato solo alle coppie, dato che l’amore è ogni giorno, per gli altri ma sempre e soprattutto per sè stessi. Ammiriamo da sempre il lavoro meraviglioso fatto da Yspot (@y__spot) in un ambito che in Italia è praticamente un tabù: sono stati capaci di una vera e propria rivoluzione, e nessuno meglio di loro rappresenta il concetto di self-love. Abbiamo deciso di mettere insieme il nostro pezzo più spicy, MIDNIGHT RICE thong e il loro toy più amato YNES, un duo perfetto da regalare o da regalarsi. L’accoglienza è stata calorosissima!

Un’ultima domanda prima di lasciarvi. Nei mesi scorsi avete fatto molti pop-up store: com’è stata questa esperienza? Potremo presto toccare di nuovo dal vivo l’intimo di Latte, in un pop-up in giro per l’Italia o, ancora meglio, in un negozio fisico fisso?

Ci è piaciuto tanto fare il nostro primo LATTE TOUR, è stato bello incontrare le persone che supportano il nostro progetto e soprattutto vedere la meraviglia sulle facce di chi tocca per la prima volta il nostro tessuto in fibra di bamboo e rimane sbalordito da quanto è morbido. Replicheremo sicuramente il format anche nel 2023, tra città in cui siamo già state e nuove tappe che ci hanno chiesto a gran voce. Per ora non abbiamo in programma l’apertura di un flagship store LATTE, preferiamo questo format più nomade per non limitarci alla nostra presenza in una sola città.

Grazie Sonia e Giorgia e buona fortuna. Dopo questa intervista possiamo dirlo: “It’s LATTE’s world and we are living in it!”. See you at the next pop-up store girls, can’t wait for what’s new to come!

[ I picture credits vanno a @latte_thelabel & www.lattethelabel.com ]