Couture and Culture - Gli appuntamenti imperdibili della MFW

Couture and Culture - Gli appuntamenti imperdibili della MFW

Moda e cultura vivono legate da un rapporto intenso e complesso, un binomio storico che si è evoluto insieme alla società attraverso le epoche. L’ una è il riflesso dell’altra e allo stesso tempo si rivoluzionano a vicenda nel corso degli anni. Basti pensare a come la moda abbia spesso sfidato i confini culturali e viceversa l’evoluzione sociale abbia spinto il mondo fashion ad adattarsi a nuove esigenze. In questo modo sono nate nuove prospettive, riprese anche dalle maison più importanti, come l’attenzione nei confronti dell’ambiente con la produzione di capi sostenibili o ancora la creazione di una realtà maggiormente volta all’inclusività e al genderless, rompendo i vecchi stereotipi di genere e non solo.

Possiamo affermare che la moda è una forma di espressione culturale in grado di riflettere e plasmare gli aspetti culturali di una determinata epoca grazie al suo costante dialogo con la società. Ma in che modo la cultura viene rappresentata dalla moda? I fashion designer da sempre si ispirano a diverse esperienze culturali come arte e letteratura, musica e storia.

Yves Saint Laurent ha sempre dimostrato la sua passione culturale attraverso collezioni incredibili ispirandosi a diverse correnti artistiche. Ricordiamo la collezione “Mondrian” del 1965 e la collezione couture del 1988 dove venivano celebrati gli strumenti musicali dipinti da Georges Braque e i celeberrimi fiori di Van Gogh. Gianni Versace e la sua devozione verso gli elementi dell’arte classica. Più recentemente abbiamo potuto ammirare il connubio tra arte e cultura attraverso Raf Simons, con la sua collezione uomo del 2017 in cui celebrava le fotografie del grande Robert Mapplethorpe. Louis Vittuon e le collaborazioni con Jeff Koons e Yayoi Kusama.

l'hommage à mondrian di yves saint laurent
YSL. Getty Images

obsessive_raf-simons-ss17_10.jpg
Raf Simons 2017

Bella Hadid come testimonial della campagna con Yayoi Kusama - Louis Vuitton

Ma non solo, la moda è diventata un mezzo per supportare la cultura attraverso le numerose fondazioni aperte dalle diverse maison e i finanziamenti volti al recupero e restauro di opere e monumenti antichi.

Quello tra moda e cultura, dunque, è un rapporto imprescindibile e destinato a consolidarsi sempre di più in modo da affrontare e assecondare nuove correnti artistiche, evoluzioni e necessità sociali. Una sorta di catena inossidabile.

Per comprendere meglio questa profonda interconnessione ed esplorarne concretamente la dinamica, vi proponiamo, durante questa Fashion Week, di affiancare allo sfarzo innovativo delle nuove collezioni, una visita ad una mostra o museo.

Ecco la nostra selezione di mostre imperdibili durante questa MFW:

Rodin e la danza - Museo delle Culture

La mostra, divisa in tre sezioni, diventa un’occasione per fare un viaggio straordinario nel mondo della danza attraverso una selezione video riferita alla coreografia contemporanea e ad artisti coreografi che hanno tratto ispirazione da Rodin per le loro rappresentazioni. Il dialogo continuo tra le sculture di Rodin e l’apparato multimediale e digitale, insieme all’allestimento immersivo, creano un costante gioco di rimandi visivo e simbolico.

Auguste Rodin, Danseuse cambodgienne de profil vers la gauche

Goya. La ribellione della Ragione - Palazzo Reale

Attraverso le sette sezioni tematiche di mostra sarà possibile scoprire come l’artista seppe trasformare la pittura in un linguaggio rivoluzionario, in grado di rompere sia con le regole e i sistemi plastici stabiliti sia con l’imitazione dei modelli. La pittura degli anni della maturità di Goya è una pittura senza modelli, è l’espressione intima e irripetibile di un artista che crea l’arte rivoluzionandola, al tempo stesso, con un linguaggio nuovo.

Francisco Goya (attribuito a) Il Colosso post 1808  Olio su tela  Museo Nacional del Prado, Madrid
Francisco Goya (attribuito a) Il Colosso post 1808 Olio su tela Museo Nacional del Prado, Madrid

Guido Harari Incontri – Fabbrica del Vapore

La mostra ripercorre tutte le fasi della eclettica carriera di Guido Harari: dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.

Miuccia Prada fotografata da Guido Harari

Martin Parr. Short & Sweet – Mudec

Attraverso un percorso dentro i progetti più noti, l’inedito stile documentario del fotografo inglese diventa cartina tornasole per osservare la società contemporanea e le sue pieghe più contraddittorie, senza filtri e fuori dalla retorica.

Martin Parr. La torre pendente

Daniele Tamagni. Style is life – Palazzo Morando

Fotografo di rilievo internazionale, il suo sguardo innovativo ha amalgamato fotogiornalismo, fotografia di strada e moda in uno stile diventato la sua cifra caratteristica, documentando gli stili e le tendenze della moda di strada quali testimonianze di valore politico, talvolta sovversivo. L'esposizione presenta un'ampia selezione di reportage realizzati in sette anni di produzione dell'artista. Una mostra che presenta oltre 200 scatti tra cui oltre 60 tra medi e piccoli formati scelti e selezionati dall’autore.

Daniele Tamagni. Style is life