E la chiamano estate 

E la chiamano estate 

Ogni anno ci dobbiamo salutare e, anche se so che tornerai presto, mi riempio di malinconia. 

Di equinozi, solstizi e stagioni non ci ho mai capito nulla. Faccio sempre una gran fatica a memorizzare le date ed è per questo che fino a pochi minuti fa non sapevo che l’estate termina il 23 settembre. 

Questo giorno conta ben poco dal momento che per me la fine dell’estate coincide con il mio ultimo giorno di mare e sono fortunatissima quando ciò accade ad ottobre. 

Non so se per voi è lo stesso ma per me settembre è un po’ come gennaio, potremmo festeggiare un secondo Capodanno. Perché? Perché a settembre siamo persone nuove, più belle, più abbronzate, con tanti bei propositi e con pochissima voglia di ricominciare a lavorare. Tutti abbiamo nuove storie da raccontare e tutti pronunceremo ancora la stessa frase: “È volata”.

Ebbene sì, la nostra estate è volata. E più cresci, più passa in fretta. 

Ma come dicevo all’inizio, l’estate è una creatura fedele e ritorna sempre da noi.  

La doccia all’aperto

A meno che d’inverno non abitiate alle Isole Marshall, farvi una doccia fuori nei mesi più freddi sarà molto difficile. Questa è una delle cose che amo di più dell’estate: tornare dal mare, posare la borsa, buttarmi sotto la doccia. 

Puntualmente dimentico qualcosa, un pettine, il balsamo. Se sono fortunata c’è qualche anima pia che me li passa, in caso contrario rientro in casa grondante per recuperare ciò che mi manca. 

I capelli bagnati

Non so voi ma io sono cresciuta in una famiglia in cui tra le cose più pericolose che possano esserci al mondo insieme ad uragani e orche assassine, vi è quella di avere la nuca bagnata. D’inverno faccio molta attenzione ad asciugare i capelli in maniera appropriata, d’estate invece posso anche dimenticare di portare con me il phon. Al diavolo la piega. Non asciugare i capelli è liberatorio, regala attimi di sollievo nelle giornate di caldo infernale e libera noi donne da tanti impicci. Poco male se la vostra chioma non sarà liscia e lucente come se foste appena uscite dal parrucchiere, anche i Cugini di Campagna hanno il loro fascino.

Atti osceni in luogo pubblico

Fare il bagno al mare senza vestiti è un illecito per cui potreste trovarvi a pagare una sanzione che va dai 5.000 ai 10.000 euro. Da buona cittadina non inviterò nessuno di voi a spogliarsi in luogo pubblico e a commettere atti contrari alla decenza (anche se posso dire che di quelli ne vediamo già tantissimi, non capisco infatti come sia possibile che non ci siano multe per chi indossa le Crocs). 

Posso però dirvi che, condizioni permettendo, fare il bagno nudi è una delle gioie della vita. L’Avvocato Agnelli l’avrebbe confermato. 

Da piccoli lo facciamo tutti, da grandi capita un po’ meno, ed è normale che sia così. 

Togliersi il costume e tuffarsi nell’acqua è una liberazione, fisica e non. 

Mi raccomando però, se vi beccate la multa, io non ne voglio sapere niente.

La caprese

E pensare che c’è stato un tempo in cui mia madre mi diceva: “Mozzarella e pomodoro sono il piatto che più mi piace” e io, che da piccola non mangiavo né l’uno né l’altro, pensavo fosse matta. Ma la matta ero io. 

La caprese, con l’olio buono e tanto basilico, mangiata d’estate è una vera goduria. Lo è anche se la si mangia d’inverno…ma ha senza dubbio un gusto diverso. 

L’elenco delle cose più belle che amo fare d’estate non finisce qui. E non finisce mai nemmeno la mia fame: scrivere di mozzarella e pomodoro mi ha fatto venire un certo languorino.

Ora che torneremo a Milano (Genova, Bologna, Parigi o in qualsiasi altro luogo) per riprendere la nostra routine cittadina, promettetemi che non sarete tristi. E, se la malinconia di fine estate dovesse prendere il sopravvento, pensate al sale sulla pelle e a tutti i bagni che ancora dobbiamo fare.

Ripensando a settembre come un secondo Capodanno, direi meglio evitare. Uno è anche troppo. 

Laura Stricchiola