L'importante è finire

L’importante è finire

Primo giorno dell’anno, prima canzone da ascoltare. Non posso non scegliere Mina, mito indiscusso e donna dalle molteplici virtù. E rubo le sue parole anche questa volta per dire che “l’importante è finire”.

Che cos’è stato per noi l’anno che abbiamo appena salutato? Un uomo che ha “pigliato” il nostro cuore? Una città vuota? Qualsiasi forma abbia avuto il 2022, sappiamo già che il 2023 ne avrà una nuova. E noi con lui.

E ogni volta arriva la lista dei buoni propositi, degli obiettivi da raggiungere. Ma noi siamo degli esseri umani meravigliosi e ricordiamo ogni giorno le cose buone che dobbiamo fare (o almeno credo…). Per questa volta la mia lista è differente.

Aleksej Stachanov

Quando capiremo che essere eletto “miglior lavoratore dell’ufficio” ha senso soltanto se quello che si fa lo si fa per gli altri e lo si fa soprattutto con scioltezza, saremo delle persone migliori e più felici. Mi riferisco in particolar modo al pensiero capital-milanese di chi si autosottopone a ritmi estenuanti pur di poter dire agli aperitivi di gruppo che “Non esco mai prima dall’ufficio, sono tutto il giorno in call”.

Non sto dicendo che non bisogna lavorare, dico tutt’altro. Vedo gente che si crogiola nell’essere oberata a lavoro e non fa nulla per accorciare i tempi. E ricordatevi: le vere call che contano sono quelle con vostra nonna.

Excellence

Excel mi fa ribrezzo. E il 2023 non sarà di certo l’anno in cui imparerò ad usarlo.

A me me piace ‘a nutella

Una sana e corretta alimentazione è forse il proposito numero uno della famosa lista per il nuovo anno. Bere due litri d’acqua al giorno, mangiare insalata prima di ogni pasto, ridurre le carni rosse. Per carità, dopo tutto quello che ho mangiato in queste feste, credo che sarò la prima a darsi una regolata, penso che potrei digiunare per due settimane e sopravvivere ugualmente. Io però quest’ anno ho voglia di riprendere alcune abitudini che avevo da piccola (con moderazione, sia chiaro): sofficini, teneroni, le pizze surgelate. La dieta mediterranea è la migliore al mondo, ma quanto è bello sgarrare qualche volta…

La pazienza è un’arte

Siate tolleranti, comprensivi e pazienti. Ma fino ad un certo punto. Siate anche liberi di non aspettare chi vi fa attendere troppo, chi vi fa delle promesse che non mantiene mai, chi fa finta di avere la testa tra le nuvole. E se le cose non vanno, bisogna parlare. Perché, se non cambiamo niente, niente cambia.

Comincerò facendo le linguacce a chi entra in ascensore senza salutare.

La cura dell’anima

Socrate ha detto: “Non la vita, ma la buona vita, deve essere principalmente apprezzata”. Questo è l’unico proposito che ha senso avere per il 2023: una vita buona. E se ancora non la abbiamo, proviamo piano piano a crearcela.

P.S. Ho usato questa frase di Socrate solo per rassicurare mia madre che mi dice sempre che non ha senso che abbia fatto il liceo classico perché ormai non ricordo più nulla.